lunedì 16 giugno 2008

Il Vaticano Dice No A Tom Hanks: Niente Riprese Nelle Chiese Italiane

La Chiesa Cattolica ha rifiutato il permesso di girare le scene del nuovo film basato sul romanzo di Dan Brown, nelle chiese romane, probabilmente a causa del discredito lanciato sul Vaticano dal precedente racconto, anch'esso seguito da relativo film, Il Codice Da Vinci.

"Angeli e Demoni", in cui vedremo Tom Hanks ed Ewan McGregor, costituisce il prequel del best seller di Dan Brown. Il racconto è per lo più ambientato a Roma e nel Vaticano.

Le riprese hanno avuto inizio questo mese, in alcuni degli angoli più importanti della capitale, fra i quali Piazza Navona e Piazza del Popolo, ma l'accesso alle chiese di Santa Maria del Popolo e Santa Maria della Vittoria è stato negato.

Le due chiese, risalgono al 700 e sono certamente luoghi di culto, la cui proprietà è riconducibile al Ministero dell'Interno, ma la cui gestione è nelle mani della Chiesa Cattolica.

Il portavoce della diocesi, riferisce che il ministro ha ricevuto la richiesta di poter girare le scene nelle chiese dai produttori del film. Il ministro ha quindi inoltrato la richiesta alla rispettiva diocesi che ha espresso parere contrario.

Dice Fibbi: "Non credo che loro avrebbero mai avuto il coraggio di farci questa richiesta direttamente, poiché sapevano in anticipo quale sarebbe stata la risposta."

"Il Codice Da Vinci" ha fornito una visione distorta dei fatti che costituiscono il "Credo Cattolico", sostenendo che Gesù avrebbe sposato Maria Maddalena per poi avere da ella un figlio, dando vita ad una discendenza di sangue mantenuta segreta nel corso dei secoli.

Ai Cristiani per contro, viene insegnato che Gesù non si è mai unito nel vincolo del matrimonio, fu crocifisso e risuscitò dalla morte.

Santa Maria Del Popolo, ospita due capolavori di Caravaggio: "La Crocifissione Di San Pietro" e "La Conversione Di San Paolo".

Fibbi ha quindi precisato che il permesso di girare film nelle chiese italiane viene accordato in casi eccezionali e solitamente, solo se il risultato non offende il sentimento religioso od anche se le riprese mirano a realizzare un documentario religioso o artistico.

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