La top model inglese Naomi Campbell, oggi ha ammesso di aver aggredito due ufficiali di polizia in occasione di una lite furibonda scoppiata a causa dei bagagli smarriti.
La 38enne aggrediva verbalmente il capitano di un volo della British Airways ed un poliziotto, senza risparmiare sputi ed imprecazioni varie, accusandoli al contempo di non aver impedito l'inconveniente per il colore della sua pelle.
Naomi Campbell, che lo scorso anno veniva affidata al servizio sociale ed obbligata a seguire delle terapie dopo aver aggredito la sua colf a New York, si è dichiarata colpevole rispetto ai sei capi d'imputazione formulati in relazione all'incidente del 3 Aprile.
La sentenza non è stata ancora pronunciata. La pena massima per l'aggressione è quella della reclusione di mesi sei congiunta ad una multa fino a 6.300 euro.
L'accusa ha riferito che Naomi Campbell ha tenuto una condotta amichevole e professionale al momento dell'imbarco, per poi cambiare radicalmente attegiamento, quando il capitano informava i passeggeri di un possibile ritardo e della eventualità che non tutti i bagagli sarebbero arrivati a destinazione in tempo.
Successivamente Naomi veniva avvertita che uno dei suo bagagli, contenente dei vestiti firmati Yves Saint Laurent che avrebbe dovuto indossare per contratto in uno show americano, non erano stati imbarcati.
La notizia poco gradita faceva letteralmente scattare la top model. La signora mentalmente instabile, inveiva contro il comandante, che abbandonava il cockpit per darle spiegazioni ed indicandole quali procedure avrebbe dovuto seguire una volta giunta a destinazione. Insoddisfatta per le spiegazioni, la signora ordinava al comandante di scendere dall'aereo e di andare di persona a recuperare il suo bagaglio.
Il capitano, probabilmente conscio dello squilibrio mentale della top model, abbandonava la conversazione per ritornare ai comandi, sentendosi gridare: "Sei un razzista. Non ti comporteresti così se io fossi bianca."
L'equipe ai comandi, sconcertata da questo tipo di comportamento, chiedeva l'intervento della polizia, ma la Campbell rifiutava di abbandonare l'aereo, nonostante l'avvertimento replicato per quattro volte che se non lo avesse fatto spontaneamente, sarebbe stata portata via con la forza.
L'ufficiale di polizia, giunto sull'aereo, afferrava il braccio della top model, quando la stessa usciva fuori di senno, muovendo in maniera convulsa le braccia al fine di divincolarsi e colpendo il poliziotto col suo telefono cellulare.
Inoltre, il collega del poliziotto veniva colpito con un calcio alla coscia, dalla modella che indossava degli stivali con i tacchi. Lo scontro in atto, costringeva i passeggeri che si trovavano in prima classe a rifugiarsi nella cucina dello staff.
La pazza furiosa poi insozzava con uno sputo il braccio dell'ufficiale di polizia, al contempo sfidandolo a procedere con l'arresto per aggressione. Per concludere, diventava ancora più violenta mentre i poliziotti cercavano di portarla fuori dal velivolo, gridando "non toccatemi", tirando calci e dicendo: "Fate così solo perché sono nera. Siete tutti razzisti. Vi farò causa."
venerdì 20 giugno 2008
Naomi Campbell Si Dichiara Colpevole: Memorie Di Una Pazza Furiosa
Pubblicato da Reporter alle 15:15
Etichette: Naomi Campbell
0 commenti:
Posta un commento